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Nessuno sconto per il Cosenza Calcio: respinto il ricorso

Nessuno sconto per il Cosenza Calcio: respinto il ricorso
Confermati i 4 punti di penalizzazione

11 OTT - ROMA – La Corte Federale d’Appello della FIGC, riunita a sezioni unite, ha respinto il ricorso del Cosenza Calcio contro la penalizzazione di quattro punti inflitta al club per il mancato versamento delle ritenute Irpef sugli incentivi all’esodo e dei contributi Inps relativi ai mesi di aprile e maggio della scorsa stagione. Non ci sarà dunque alcuna riduzione della sanzione: i -4 punti rimangono, così come l'ammenda di 10.000 euro già stabilita dal Tribunale Federale Nazionale nell’ambito di due distinti procedimenti. Confermata anche l'inibizione di 18 mesi nei confronti di Roberta Anania, ex legale rappresentante del club.

Con questa decisione, il Cosenza Calcio resta all’ultimo posto in classifica con soli 5 punti. Il club avrà ora la possibilità di presentare un ultimo ricorso all’arbitrato del Coni, ma la decisione odierna rappresenta un duro colpo, considerando che molti si aspettavano almeno una riduzione della penalità.

In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, è stato pubblicato il dispositivo che riassume l’udienza dell’11 ottobre 2024, svoltasi in videoconferenza. Durante l’udienza, il Consigliere Domenico Luca Scordino ha ascoltato gli avvocati delle parti coinvolte, tra cui Enrico Lubrano per Roberta Anania, Alberto Fantini e Giuseppe De Gregorio per il Cosenza Calcio, e Alexander Bell per la 4EL Group S.r.l., intervenuta come terza parte interessata. Tuttavia, l’intervento della 4EL Group S.r.l. è stato dichiarato inammissibile, e i reclami sono stati respinti.
Il Cosenza Calcio aveva basato la propria difesa su una memoria dettagliata, sostenendo che il mancato pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali era dovuto a cause di forza maggiore. In particolare, si faceva riferimento al pignoramento di 500mila euro sui conti correnti della società, avvenuto a seguito di un'indagine che coinvolse il presidente Guarascio nell’inchiesta sui rifiuti condotta dalla Procura di Vibo Valentia. Questo blocco avrebbe impedito il pagamento degli F24 relativi a circa 226mila euro dovuti ai tesserati del club, facendo saltare i versamenti di aprile e maggio 2024.

Nonostante queste argomentazioni, la Corte Federale ha confermato la sanzione, lasciando aperta solo la possibilità di un ricorso al Coni per tentare di ribaltare l'esito.

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