I proprietari sostenevano fosse cannabis light, ma le analisi rivelano livelli di THC oltre i limiti legali. Due persone denunciate e ai domiciliari per furto di energia elettrica.
15 FEB - REGGIO CALABRIA - Nel corso di un'operazione contro gli allacci abusivi alla rete elettrica, i carabinieri della stazione di Catona e del gruppo Forestali di Reggio Calabria hanno scoperto e sequestrato una piantagione illegale di marijuana a Rosalì, nella periferia nord di Reggio Calabria.
All'interno di un capannone agricolo alimentato illegalmente, i militari hanno rinvenuto una sofisticata coltivazione di cannabis con un avanzato sistema di illuminazione e ventilazione per favorire la crescita delle piante. Complessivamente, sono state sequestrate tre serre contenenti 1800 arbusti in diverse fasi di maturazione, oltre a una stanza adibita a grow room, dotata di lampade alogene, ventilatori, temporizzatori e tappeti termici per garantire condizioni ottimali di sviluppo.
I due proprietari, posti agli arresti domiciliari per furto di energia elettrica, hanno dichiarato che si trattava di cannabis sativa destinata al mercato della cosiddetta “cannabis light”. Tuttavia, le analisi condotte nei laboratori dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria hanno rilevato valori di THC superiori ai limiti di legge.
Oltre alle piante, i carabinieri hanno sequestrato anche sedici sacchi contenenti marijuana già essiccata e pronta per la commercializzazione, per un peso complessivo di oltre 170 chilogrammi. I due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per coltivazione e protezione illecita di sostanze stupefacenti.