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Politica

Sit-in di protesta all’Ospedale di Cosenza: "Basta disservizi"

Sit-in di protesta all’Ospedale di Cosenza: "Basta disservizi"
L’Ospedale civile di Cosenza non può più essere ignorato

25 AGO - COSENZA – Il circolo PD di Cosenza ha annunciato un sit-in di protesta per lunedì 2 settembre 2024, alle ore 10:00, davanti all’ingresso dell’Ospedale civile dell’Annunziata. La manifestazione nasce in risposta alla grave situazione sanitaria che affligge il nosocomio, caratterizzata da continui disservizi, sprechi e episodi di malasanità, che hanno relegato l'ospedale agli ultimi posti nelle classifiche nazionali.

"La misura è colma. L’Ospedale civile di Cosenza non può più essere ignorato. Nonostante l’impegno del personale medico, infermieristico e ausiliare, la struttura è ridotta a un cumulo di macerie," ha dichiarato Rosi Caligiuri, segretaria del circolo PD di Cosenza, in una nota. "È ora di agire con una mobilitazione popolare per ripristinare efficienza e dignità a questo presidio ospedaliero."

Il sit-in sarà un’occasione per esprimere il malcontento della cittadinanza e richiedere un’inversione di rotta immediata, a partire dall’attivazione dei 300 posti letto attualmente disattivati. La protesta si inserisce in un quadro più ampio di criticità che affliggono l'intera sanità calabrese, già colpita da 15 anni di commissariamento che hanno peggiorato la situazione economica e sanitaria della regione.

La Calabria si trova infatti all’ultimo posto nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con il più alto tasso di mortalità infantile e migrazione sanitaria, e il più basso livello di aspettativa di vita e prevenzione oncologica. Anziché risolvere i disavanzi, il debito è ulteriormente cresciuto, generando sofferenze evitabili per centinaia di famiglie.

Di fronte a questa situazione, il circolo PD di Cosenza sta valutando la possibilità di avviare una class action contro il Governo nazionale e la Giunta regionale, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento per i danni subiti dalla popolazione calabrese. "Stiamo collaborando con un pool di giuristi per esaminare la fattibilità dell'iniziativa," ha aggiunto Caligiuri, sottolineando l'intenzione di coinvolgere altre forze politiche e sociali sensibili a queste problematiche.

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