Un atto di coerenza e principio

04 LUG - CASTROLIBERO (CS) - Carissimi amici e responsabili a ogni livello di Italia del Meridione,

scrivo oggi con animo dispiaciuto ma convinto. Per ricordare a me stessa lo spirito con cui in questi anni ho affrontato l’impegno politico e sociale al vostro fianco, ho riletto le parole di un articolo del 2016, redatto ai tempi della mia nomina a commissario IDM Donne per Castrolibero.

Sono entrata nel movimento sin dagli albori, quando si partiva per Napoli con l’intento di confrontarsi sulle ideologie e sulle linee da tracciare con l’aiuto del Prof. Ferraro, discutendo nel contempo di quale dovesse essere il logo del movimento che ai nostri occhi avrebbe fatto la differenza.

Da anni mi adopero in quella che possiamo definire politica dal basso, con un impegno quotidiano nel cercare di far crescere il mio territorio e la mia terra, ottenere il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali di ognuno, nella certezza di voler e dover fare qualcosa! Consapevole che avere dei doni e delle competenze e non metterli a disposizione degli altri per fare qualcosa di buono insieme, sarebbe sprecare dei talenti, che la mia stessa formazione cristiana mi ha insegnato a valorizzare per il prossimo.

Quando si è presentata l’occasione, quindi, ho deciso di strutturare la mia azione politica in modo nuovo, attivo e di iniziativa, non sedendomi dietro una cattedra, non l’ho mai fatto, ma “salendoci sopra per guardare le cose da un'angolazione diversa", e quella nuova angolazione mi fu offerta da Italia del Meridione.

Scelsi IDM perché ne sposai le idee fondanti. Il concetto che proprio nel Meridione si dovesse trovare la forza per far ripartire il nostro Paese, dando valore ai singoli territori, esaltando e valorizzando le peculiarità di ciascuno e, soprattutto, non proponendo una politica di appiattimento a un livello non deciso da NOI, ma imposto da qualcuno che vive realtà ben diverse dalla nostra.

Le idee di IDM non sono mai nate a tavolino, seduti attorno alla scrivania, ma partendo da un quadro preciso della realtà territoriale che ci circonda. La forza dei nostri progetti, ad oggi possiamo dire vincenti, risiede nella capacità di interpretare le esigenze dei territori meridionali, uniche e differenti, ancor più rispetto a quelle settentrionali.

Ma oggi, mi trovo a dover cambiare strada! Sento come obbligatorio e necessario mantenere una sola promessa che mi sono fatta quando ho deciso di mettermi in gioco: di rimanere coerente con me stessa e con i miei principi, e non lo farei se rimanessi legata a Italia del Meridione oggi.

La scelta di IDM di siglare un patto federativo con la Lega di Salvini, va contro quello in cui credo e va contro tante battaglie che fino a ieri erano vessillo dell’azione politica di Italia del Meridione. Una decisione, quella delle mie dimissioni, maturata durante la scorsa campagna elettorale europea, quindi, sentendomi completamente distante da ciò che rappresenta la Lega, e che ho coscientemente voluto rimandare per non turbare ulteriormente la pubblica opinione rispetto a una scelta, quella di schierare l’IdM, ma anche la maggioranza in seno al Consiglio Comunale di Castrolibero, con la Lega. Aver atteso fino ad ora, lo considero un atto di responsabilità e di galateo istituzionale verso il gruppo “Rinascita Civica” che continuo a rappresentare nel mio Comune, atteso che queste dimissioni arrivano in un momento al di fuori di qualsivoglia competizione elettorale e quindi non strumentale a secondi fini.

Devo quindi rassegnare le mie dimissioni come Commissario cittadino IDM per Castrolibero, paese che amo e per il quale comunque continuerò a lavorare come cittadina attiva e soprattutto come consigliera comunale di maggioranza, eletta nel 2018 e riconfermata nel 2023.

Con profondo dispiacere lascio un movimento, poi partito, che ho visto nascere e crescere, forte delle proprie idee che ho sposato e condiviso da subito.

Il mio impegno per Castrolibero rimarrà il medesimo, come il mio spirito di servizio mi indirizza a fare, prescindendo dal mio schieramento partitico, perché credo nel senso di responsabilità verso gli elettori e credo nel senso del dovere civico che ha sempre guidato il mio operato.