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Politica

Fratelli d'Italia accusa conflitto di interessi nei concorsi per dirigenti a Corigliano Rossano: ANAC apre indagine

Fratelli d'Italia accusa conflitto di interessi nei concorsi per dirigenti a Corigliano Rossano: ANAC apre indagine
FdI denuncia abuso di potere e conflitto di interessi

07 SET - CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Fratelli d’Italia, attraverso il coordinatore cittadino Giuseppe Villella, ha presentato un’istanza all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), accusando il Segretario Generale del Comune, Paolo Lo Moro, di abuso di potere e conflitto di interessi. Al centro della questione ci sono tre concorsi pubblici indetti dall’amministrazione per l'assunzione di nuovi dirigenti amministrativi, contabili e tecnici.

Secondo FdI, Lo Moro ha avuto un ruolo attivo nella redazione dei bandi, nonostante ricopra anche la funzione di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT). Questo doppio incarico, secondo Villella, rappresenta un chiaro conflitto di interessi, poiché Lo Moro avrebbe firmato le determine che hanno avviato i concorsi e assunto il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Villella ha definito l'operato di Lo Moro come un "evidente eccesso di potere" che viola le normative sugli enti locali, sostenendo che non vi fossero condizioni straordinarie per giustificare il suo intervento.

FdI ha sottolineato come la gestione dei bandi sarebbe dovuta essere affidata ad altri funzionari del Comune, come il dirigente delle risorse umane, Danilo Fragale, o il responsabile degli Affari Generali, Antonio Le Fosse. Villella ha inoltre evidenziato che Lo Moro ha firmato atti relativi a settori di cui non era formalmente responsabile, come il Patrimonio e le Finanze, aggravando le accuse di abuso di potere.

Un altro aspetto controverso riguarda il ruolo di Lo Moro all’interno dell’Avvocatura comunale. Villella ha denunciato che Lo Moro ricopre anche la carica di dirigente di tale ufficio, nonostante la normativa preveda che il responsabile di un ufficio legale comunale debba essere iscritto all’Ordine degli Avvocati e svolgere attività forense in modo effettivo e autonomo. Lo Moro, secondo le accuse, non rispetterebbe questi requisiti, aggiungendo ulteriori elementi di conflitto di interesse.

A seguito delle accuse sollevate, l'ANAC ha avviato un procedimento di vigilanza nei confronti del Comune di Corigliano Rossano, concentrandosi sui profili di incompatibilità e conflitti di interesse. In una comunicazione formale, l'Autorità ha raccomandato all’amministrazione di aggiornare il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) con una sezione specifica sui rischi corruttivi e di trasparenza, con particolare attenzione alla gestione dei concorsi pubblici e al ruolo del RPCT.

L'ANAC ha inoltre chiesto al Comune di sviluppare procedure per la gestione dei conflitti di interesse, suggerendo la nomina di un soggetto incaricato della verifica e di un sostituto del RPCT nei casi di incompatibilità. Infine, l'Autorità ha evidenziato la necessità di valutare attentamente la posizione di Lo Moro, anche alla luce dei reati di cui è imputato, tra cui truffa ai danni del Comune e falso in atti pubblici.

La vicenda solleva interrogativi sulla trasparenza e l’equilibrio amministrativo nel Comune di Corigliano Rossano. Fratelli d’Italia continua a portare avanti la propria denuncia di abuso di potere, mentre l'indagine avviata dall'ANAC potrebbe rappresentare solo l’inizio di un controllo più approfondito sulla gestione del Comune. Il ruolo di Paolo Lo Moro rimane al centro dell’attenzione, e le prossime fasi dell'inchiesta potrebbero avere conseguenze significative sul suo futuro e su quello dell’amministrazione comunale.

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