Agente finisce in Pronto Soccorso
24 GIU - COSENZA – Un’altra drammatica aggressione si è verificata oggi nella Casa Circondariale di Cosenza, dove un agente penitenziario è stato quasi mortalmente ferito da un detenuto psichiatrico in regime di isolamento. A denunciare l’accaduto è Giuseppe Marino, segretario regionale del Con.si.pe polizia penitenziaria.
Il detenuto, apparentemente calmo, aveva chiesto di godere del diritto all’aria. Tuttavia, una volta fuori dalla cella, ha attaccato l’agente con un manico di scopa appuntito, cercando di colpirlo al fianco. Fortunatamente, il poliziotto è riuscito a schivare il colpo mortale, venendo solo ferito di striscio. In seguito, l’agente è riuscito a immobilizzare l’aggressore e a chiamare rinforzi.
Il poliziotto è stato portato al pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza, dove è in stato di shock e in attesa di una prognosi. Marino ha sottolineato la necessità urgente di rivedere il piano di sicurezza delle carceri, evidenziando che gli agenti lavorano in completa solitudine e senza adeguata tutela.
Il sindacato continua a denunciare l’emergenza dell’Istituto penitenziario cosentino. "Abbiamo richiesto più volte delle radiotrasmittenti per fornire agli agenti un mezzo di comunicazione immediata in caso di emergenza," ha dichiarato Marino. "Sebbene questi dispositivi siano stati approvati e consegnati al carcere, non sono ancora stati distribuiti agli agenti nei reparti."
Nel carcere di Cosenza si registra anche una significativa carenza di organico, che aggrava ulteriormente le condizioni di sicurezza e operatività degli agenti penitenziari.
L’incidente di oggi è un ulteriore campanello d’allarme sulla necessità di interventi strutturali e organizzativi per garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema penitenziario.