Vetture rubate, modificate e reimmatricolate. Indagine Polstrada svela rete criminale attiva tra Roma e Catanzaro
14 OTT - CATANZARO - La Procura di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari nei confronti di 21 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e riciclaggio di autovetture rubate. L'inchiesta, condotta dalla Squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polstrada di Catanzaro con la collaborazione dei colleghi di Roma, ha portato alla luce un presunto rete criminale attiva tra Aprilia (Latina) e il basso litorale ionico catanzarese, specializzato nella manipolazione e reimmatricolazione di veicoli rubati, in particolare Smart For Two Coupé.
Le auto, per lo più sottratte nella provincia di Roma, venivano "rigenerate" attraverso la modifica dei telai e la sostituzione dei dati originali con quelli prelevati da veicoli esteri dello stesso modello. Successivamente, le vetture venivano immesse sul mercato tramite concessionarie compiacenti o inserzioni ingannevoli online.
Secondo le indagini, l'immatricolazione avveniva grazie alla presentazione fraudolenta di documenti di circolazione tedeschi relativi ad auto incidentate o non più in uso. Questo sistema era facilitato da un'agenzia di pratiche automobilistiche della locride. L'obiettivo finale era dotare le auto rubate di nuove targhe e documenti italiani apparentemente regolari.
Durante l'indagine, sono stati sequestrati oltre 50 veicoli oggetto di riciclaggio.