Arrestati padre, figlio e fratelli di Francesco Chimirri: accusati di tentato omicidio aggravato e lesioni gravissime
06 DIC - CROTONE – Sono stati arrestati dai carabinieri Domenico Chimirri (18 anni), il padre Domenico Chimirri (67 anni), ei fratelli Antonio e Mario Chimirri (41 e 36 anni), per il brutale pestaggio del vice ispettore di polizia Giuseppe Sortino, avvenuto il 7 ottobre scorso. I quattro sono accusati, a vario titolo, di tentato omicidio aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto di omicidio oggetti atti a offendere e danneggiamento aggravato.
Secondo le indagini dei carabinieri, Sortino era diretto in Questura quando aveva notato un'auto percorreva ad alta velocità la statale 106, provocando due collisioni lievi con altri veicoli. Dopo aver seguito l'auto fino al quartiere Lampanaro, l'ispettore aveva chiesto spiegazioni ai due occupanti, Francesco Chimirri e il figlio, e di identificarsi.
La situazione è degenerata rapidamente: secondo gli investigatori, padre e figlio avrebbero aggredito Sortino "senza alcun motivo" utilizzando anche lo sfollagente del poliziotto, che lui stesso avrebbe impiegato solo per difendersi. Durante la colluttazione, il vice ispettore si sarebbe chiaramente identificato come agente delle forze dell'ordine, ma l'aggressione è proseguita con l'arrivo degli altri familiari di Chimirri, che l'avrebbero colpito in diverse fasi, causandogli lesioni gravissime.
Decisivi per l'indagine le immagini delle telecamere di videosorveglianza, i video di cittadini condivisi su TikTok e testimonianze raccolte dagli investigatori. Questi elementi confermati che il figlio della vittima, dopo che Sortino aveva sparato mortalmente a Francesco Chimirri durante il pestaggio, avrebbe preso la pistola dell'ispettore e tentato di sparargli mentre era inginocchiato a terra, non riuscendoci.
Inoltre, padre e figlio avrebbero tentato di distruggere il cellulare del poliziotto, dal quale i carabinieri sono comunque riusciti a recuperare prove fondamentali grazie al lavoro di un consulente tecnico nominato dalla Procura.
L'operazione, condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Crotone con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, ha portato all'arresto dei quattro aggressori. Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal gip su richiesta della Procura di Crotone. Secondo gli inquirenti, il poliziotto ha rischiato la vita per "un mero caso fortuito e accidentale".