Richiesto l'arresto di consiglieri regionali e comunali
13 AGO - REGGIO CALABRIA - La Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria ha presentato appello al Tribunale della libertà contro la decisione del Gip, che nell’ambito dell'inchiesta "Ducale" non aveva accolto la richiesta di misure cautelari per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, e per il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Sera. La Dda ha chiesto la detenzione in carcere per entrambi, accusati di scambio elettorale politico-mafioso in relazione alle elezioni regionali del 2020 e 2021 e alle comunali del 2020.
L'udienza per discutere il ricorso dovrebbe tenersi a settembre, anche se la data non è ancora stata fissata. L’appello è stato firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri, dagli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto e dal pm Salvatore Rossello, e coinvolge anche altri indagati, tra cui Daniel Barillà, per il quale la Procura chiede nuovamente l’arresto in carcere. Barillà è ritenuto partecipe della cosca Araniti di Sambatello, accusato di minacce e scambio elettorale a favore di Neri e Sera, con l’aggravante mafiosa.
La misura cautelare in carcere è stata richiesta anche per il presunto boss Domenico Araniti, già detenuto per associazione mafiosa, e per altri indagati come Ignazio Borruto, Paolo Pietro Catalano, Franco Gattuso e Sergio Rugolino. Infine, per la scrutatrice Martina Giustra, accusata di brogli elettorali a Sambatello, la Dda ha chiesto il riconoscimento dell’aggravante mafiosa.