Restituiti al museo di Capocolonna, anche alcune tegole del tempio Hera Lacina
18 APR - CROTONE - I carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale hanno restituito 83 reperti archeologici al Museo di Capocolonna, segnando un importante passo nella protezione del patrimonio storico e culturale della Calabria.
La soprintendente archeologica Stefania Argenti ha accolto con entusiasmo questa restituzione, definendola un ritorno della storia ai crotonesi. I reperti sono stati recuperati durante due operazioni, denominate Achei ed Alba, condotte tra il 2017 e il 2021 e coordinate dalla Procura di Crotone.
Il procuratore Giuseppe Capoccia ha sottolineato l'importanza di questo risultato, evidenziando il ruolo fondamentale della collaborazione e del lavoro di squadra. Il capitano Giacomo Geloso ha illustrato le due operazioni, che hanno portato al recupero di numerosi reperti datati dall'età del ferro all'età romana.
Tra i reperti più significativi ci sono tegole del tempio di Hera Lacina, frammenti di terracotta e monete antiche, tra cui una moneta bizantina trovata nei pressi del santuario della Madonna di Capocolonna.
Il generale Pietro Salsano, comandante della Legione Carabinieri Calabria, ha sottolineato l'importanza di queste attività per promuovere lo sviluppo e la legalità nel territorio, incoraggiando gli studenti presenti al museo a valorizzare la bellezza della propria regione.
La restituzione dei reperti segna un importante passo nella tutela del patrimonio culturale della Calabria e sarà celebrata con una mostra organizzata dal Museo Archeologico di Capocolonna.