Fermati dai carabinieri di Rende (CS), avrebbero agito per vendetta
18 APR - COSENZA - Due uomini di 49 anni di Cosenza sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Rende con l'accusa di incendio aggravato in concorso. L'arresto è stato eseguito in seguito a un'ordinanza di misura cautelare ai domiciliari emessa dal Gip su richiesta della Procura.
Secondo le indagini condotte dai militari, coordinati dalla Procura di Cosenza, i due uomini avrebbero organizzato gli incendi di cinque veicoli avvenuti tra marzo e ottobre 2023. Gli incendi sarebbero stati motivati da vendetta nei confronti di un vicino di casa che li aveva denunciati per precedenti diverbi, nonché di un altro vicino che aveva testimoniato a favore del primo.
La vittima dei primi episodi aveva segnalato ai carabinieri i contrasti con uno dei vicini arrestati e con il figlio di quest'ultimo, che aveva manifestato comportamenti persecutori nei confronti della sua famiglia. In una delle liti, la vittima era stata aggredita fisicamente dal padre del ragazzo, riportando lesioni che aveva portato alla presentazione di ulteriori denunce. Anche un altro vicino di casa era diventato testimone a sostegno delle denunce.
Nonostante la vittima avesse cambiato città per sfuggire ai contrasti, la sua auto fu incendiata a distanza di pochi mesi. Gli incendi avrebbero avuto l'intento di intimidire e ostacolare eventuali testimonianze nel procedimento penale in corso. Nell'ultimo episodio, l'esecutore materiale avrebbe appiccato le fiamme alle auto in sosta, rischiando di causare esplosioni vicino ad altre abitazioni e a una bombola di gas. Le fiamme avevano causato anche lesioni al cane della vittima-testimone.
