L'inchiesta attualmente è coordinata dalla Procura di Palmi
06 AGO - REGGIO CALABRIA - Un giovane di 20 anni, Pietro Morfei, è stato ferito in un agguato la scorsa notte a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, vicino al confine con la provincia di Vibo Valentia. Morfei, colpito al collo da un colpo di fucile caricato a pallini, è attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l'ospedale di Reggio Calabria, ma non sarebbe in pericolo di vita. Anche la fidanzata, che era con lui in auto, ha riportato delle escoriazioni.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Gioia Tauro e del Reparto operativo di Reggio Calabria. Gli inquirenti attendono che Morfei sia in grado di parlare per interrogarlo e ricostruire la dinamica e il movente dell'attacco. L'inchiesta, attualmente coordinata dalla Procura di Palmi, potrebbe essere trasferita alla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Reggio Calabria o di Catanzaro, data la forte influenza 'ndranghetista nella zona di confine tra le province di Reggio e Vibo Valentia.
Pietro Morfei è incensurato, ma le modalità dell'agguato suggeriscono un possibile contesto mafioso, ipotesi attualmente al vaglio degli investigatori. Due anni fa, nelle campagne di Monsoreto di Dinami (Vibo Valentia), era stato ucciso Alessandro Morfei, figlio di un altro Pietro Morfei, assassinato nel 1998 nella piazzetta del paese. Quest'ultimo è omonimo del giovane ferito ieri sera.