L'omicidio avvenne nel 2001
06 LUG - CATANZARO - Il Gup di Catanzaro, Gilda Danila Romano, ha emesso tre condanne in relazione all'omicidio di Salvatore Di Cicco, 34 anni, avvenuto a Crucoli nel settembre 2001. Di Cicco era sospettato di essere un informatore dei carabinieri e per questo motivo, secondo quanto riferito da alcuni collaboratori di giustizia, è stato ucciso.
La condanna più severa, 30 anni di reclusione, è stata inflitta a Giuseppe Spagnolo, 55 anni. Due collaboratori di giustizia che hanno fornito informazioni cruciali per le indagini sull'omicidio, Nicola Acri, 45 anni, e Ciro Nigro, 57 anni, sono stati condannati a sette anni ciascuno.
Secondo la ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro, gli esecutori dell'omicidio erano esponenti dei "locali" di 'ndrangheta di Cirò, Cassano allo Ionio e Corigliano Calabro. Questi avrebbero attirato Di Cicco in un tranello con l'aiuto di Ciro Nigro, ex esponente della 'ndrina di Corigliano Calabro. Nigro avrebbe ordinato alla vittima di accompagnarlo a Cirò con il pretesto di concludere un acquisto di armi.
I due sarebbero partiti in macchina con Di Cicco alla guida. Una volta giunti sul lungomare di Torretta di Crucoli, Nigro, 'istruito' dai mandanti dell'omicidio, tra cui il boss di Rossano Nicola Acri, avrebbe abbandonato la vittima alla mercè degli assassini.
Una volta sceso dall'auto, Di Cicco è stato ucciso da Spagnolo con alcuni colpi di pistola calibro 38.