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Operazione "Fata Verde": 11 arresti per piantagioni di Cannabis della 'Ndrangheta nel reggino

Operazione "Fata Verde": 11 arresti per piantagioni di Cannabis della 'Ndrangheta nel reggino
Sgominata un'organizzazione da parte dei carabinieri forestale

05 LUG - REGGIO CALABRIA - Un'associazione a delinquere, dedita alla coltivazione di ampie piantagioni di cannabis nella provincia di Reggio Calabria, è stata smantellata dai Carabinieri Forestali. Questa organizzazione criminale vendeva poi la droga sul mercato illegale, operando principalmente nei comuni di Taurianova, San Procopio e Sant'Eufemia d'Aspromonte.

L'operazione "Fata Verde" è scattata all'alba, condotta dai Carabinieri del Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria, su ordinanza del gip e richiesta dalla Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. In totale, sono state eseguite 13 misure cautelari: 8 persone sono state arrestate e incarcerate, 3 sono ai domiciliari e per 2 indagati è stato disposto il divieto di dimora in Calabria.

Le indagini hanno permesso di identificare i soggetti che finanziavano e sovraintendevano alle piantagioni, legati alle cosche della 'ndrangheta del reggino e del catanzarese. Gli altri membri dell'organizzazione, definiti "quote parte", ricevevano una porzione dei proventi derivanti dalla vendita della cannabis. L'organizzazione reclutava anche figure temporanee per compiti di vigilanza e manovalanza, spesso incensurati e disposti ad assumersi ogni responsabilità in caso di intervento delle forze dell'ordine.

Le intercettazioni hanno rivelato che i capi dell'associazione erano inseriti in un sistema strutturato e consolidato di commercio illegale, utilizzando canali sicuri per la distribuzione della droga. Gli indagati simulavano la legalità delle coltivazioni di canapa attraverso raggiri e stratagemmi per eludere i controlli dei carabinieri forestali.

Durante uno di questi controlli, un titolare ha esibito documentazione che attestava l'esistenza di un'azienda agricola a suo nome, con un regolare contratto di affitto del terreno e fatture per l'acquisto di semi certificati di canapa. Tuttavia, le analisi scientifiche dei carabinieri hanno confermato che il contenuto di Thc delle piante superava i limiti legali, certificandone la natura stupefacente.

Nel corso delle indagini, uno degli indagati è stato arrestato in flagranza mentre trasportava piante di canapa, mentre altri quattro sono stati sorpresi a lavorare circa 70 chili di marijuana già essiccata e pronta per la vendita.

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