Assoluzione confermata per ex collaboratori di Matacena
09 LUG - REGGIO CALABRIA - Il processo "Breakfast" si è concluso con la prescrizione per l'ex ministro dell'Interno e attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola. La decisione è stata presa dalla prima sezione della Corte d'Appello di Reggio Calabria, presieduta da Monica Lucia Monaco. La sentenza ha inoltre confermato l'assoluzione, già decisa in primo grado, per Martino Politi e Maria Grazia Fiordalisi, ex collaboratori dell'ex parlamentare di Forza Italia, Amedeo Matacena.
Matacena, deceduto il 16 settembre 2022 a Dubai, dove si era rifugiato da dieci anni, era stato condannato definitivamente a tre anni di reclusione nel processo "Olimpia" per concorso esterno in associazione mafiosa. Scajola, condannato in primo grado a due anni, era accusato di procurata inosservanza della pena in favore di Matacena. Con la decadenza dell'aggravante mafiosa, la Procura generale aveva richiesto il non luogo a procedere per prescrizione.
Nel 2014, nell'ambito dell'inchiesta "Breakfast", Scajola era stato arrestato dalla Dia. Tra gli imputati vi era anche Chiara Rizzo, ex moglie di Matacena, condannata in primo grado a un anno di reclusione con pena sospesa. Nel dicembre 2022, dopo la morte di Matacena, sia la difesa di Rizzo che la Procura generale avevano rinunciato all'appello, rendendo definitiva la sentenza di primo grado per l'imputata.