Antonio si era trasferito a Milano per voltare pagina
07 SET - CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) – La famiglia di Antonio Bellocco, l'ultras dell'Inter ucciso recentemente a Cernusco sul Naviglio, ha espresso la propria amarezza e dolore riguardo ai ripetuti riferimenti da parte dei media al legame di parentela con individui condannati per associazione mafiosa.
In una nota diffusa tramite il legale di famiglia, l’avvocato Giacomo Iaria del foro di Reggio Calabria, i familiari sottolineano che Antonio, originario di Rosarno, aveva scelto di trasferirsi a Milano per ricostruire la sua vita, vivendo nel pieno rispetto delle regole civili. "Antonio – si legge nella nota – era un padre di famiglia che, dopo aver pagato il proprio debito con la giustizia, si era trasferito a Milano per voltare pagina, conducendo una vita rispettosa della legge sotto il regime di libertà vigilata".
I familiari escludono ogni possibile collegamento dell'omicidio con la criminalità organizzata, evidenziando come i ripetuti riferimenti ai genitori della vittima, entrambi detenuti al 41 bis (uno dei quali deceduto in carcere), distolgano l'attenzione mediatica dal tragico evento, focalizzandosi invece sui trascorsi giudiziari. "Ciò non riflette pienamente la gravità di quanto accaduto", affermano.
La madre di Antonio, Aurora Spanò, e i fratelli si affidano all’iter giudiziario, confidando nell’operato della magistratura per far luce sulla vicenda e ottenere giustizia per Antonio, al quale è stato tragicamente tolto il ruolo di padre e marito.