La Corte dei Conti contesta al dirigente mancata gara d'appalto per i gas medicinali, prorogata per oltre dieci anni.
30 OTT - CATANZARO - Un mancato aggiornamento dell'appalto per la fornitura di "gas medicinali puri" avrebbe causato un danno erariale di un milione di euro all'Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Cosenza. A seguito delle indagini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, la Procura regionale della Corte dei conti di Catanzaro ha notificato un atto di citazione in giudizio nei confronti di un dirigente dell'Asp.
L'indagine, condotta sotto la direzione del procuratore regionale Romeo Ermenegildo Palma e del vice procuratore generale Giovanni Di Pietro, ha portato alla luce una gestione anomala degli acquisti di gas medicale. La mancata organizzazione di una nuova gara d'appalto avrebbe portato l'Asp a continuare ad acquistare il prodotto da una stessa società, pagando un prezzo superiore a quello di mercato ea quello praticato da altre ditte fornitrici presso presidi ospedalieri della provincia.
L'anomalia è emersa dall'analisi di un contratto siglato nel 2005 tra l'Asp di Cosenza e una società del settore, contratto che, secondo l'accusa, è stato prorogato per oltre dieci anni senza rispettare le normative sugli appalti pubblici. La mancata rinegoziazione del contratto, proseguita dal 2019 al 2023, ha contribuito a un danno erariale ricostruito dalle Fiamme Gialle attraverso la comparazione delle fatture di acquisto di gas medicale in tutti i presidi ospedalieri dell'Asp.
L'accertamento delle responsabilità e delle irregolarità è stato condotto dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Castrovillari, che ha analizzato la documentazione acquisita e comparato i prezzi praticati per lo stesso tipo di fornitura. La vicenda riapre il dibattito sulla necessità di trasparenza e aggiornamento costante nei contratti della Pubblica Amministrazione, soprattutto in ambito sanitario.