Il legale rappresentante vicino alla cosca Alampi
02 LUG - REGGIO CALABRIA – La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Reggio Calabria, sotto la guida di Giovanni Bombardieri, ha coordinato l'esecuzione di un provvedimento della Sezione misure di prevenzione del Tribunale, che ha imposto l'amministrazione giudiziaria a una società del capoluogo operante nei settori dell'edilizia e dei rifiuti. Secondo l'accusa, il legale rappresentante della società ha stretti rapporti parentali con membri della cosca Alampi, attiva nella frazione di Trunca.
Questa misura rientra nelle disposizioni della legislazione antimafia, che mirano a prevenire l'infiltrazione mafiosa nel libero esercizio delle attività economiche e imprenditoriali e a recuperare le imprese influenzate dalle organizzazioni criminali. La Dda, concordando con la ricostruzione della Prefettura di Reggio Calabria, che aveva precedentemente emesso un'informazione antimafia interdittiva nei confronti della società Sastil srl, ha evidenziato un pericolo di infiltrazione mafiosa stabile e non occasionale.
Gli accertamenti condotti dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, in collaborazione con altre forze di polizia, hanno permesso di ricostruire le vicende societarie dell'attività economica. A seguito di queste indagini, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale ha decretato l'applicazione dell'amministrazione giudiziaria per un periodo di sei mesi.
