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Accessi abusivi al registro elettronico del liceo: indagata la preside e altre nove persone

Accessi abusivi al registro elettronico del liceo: indagata la preside e altre nove persone
A Lamezia Terme coinvolti sette docenti, un finanziere e il marito di una professoressa

09 OTT - CATANZARO – La Procura distrettuale di Catanzaro ha concluso le indagini relative a una serie di accessi abusivi al registro elettronico del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Lamezia Terme, coinvolgendo dieci persone. Tra gli indagati figurano la dirigente scolastica Teresa Antonietta Goffredo (58 anni), sette insegnanti, il marito di una docente e un maresciallo della Guardia di Finanza. I reati contestati vanno dall'accesso abusivo a un sistema informatico al falso materiale e ideologico, fino ai maltrattamenti.

Gli insegnanti coinvolti sono Maria Rosaria Rocca (48 anni), Giovambattista Chirillo (51), Anna Rosa (64), Pasqualina Bagnato (61), Maria Piera Adamo (63), Marietta Paola Veltri (42) e Giuseppina Sandra Anania (66). Il marito di una delle docenti, Luigi Carlo Isabella (65), e il finanziere Renato Molinaro (56), sono anch’essi sotto inchiesta.

Secondo le accuse, la preside Goffredo avrebbe effettuato sette accessi al registro elettronico tra gennaio e giugno 2023, alterando i voti in diverse materie, come Storia dell'arte, Latino, Scienze naturali e Scienze motorie. Altri insegnanti avrebbero collaborato nell'alterazione dei dati, falsificando anche le ore di presenza degli alunni alle attività extracurricolari, per ottenere compensi aggiuntivi.

Il maresciallo della Guardia di Finanza, Renato Molinaro, avrebbe utilizzato il suo accesso al sistema informatico della Cognizione penale per ottenere informazioni su tre procedimenti penali, su richiesta della docente indagata Maria Piera Adamo e del marito Luigi Carlo Isabella. Gli accessi abusivi sarebbero avvenuti tra marzo e settembre 2023.

Inoltre, secondo il Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, la dirigente Goffredo è accusata di aver maltrattato tre docenti, attuando nei loro confronti comportamenti persecutori sul posto di lavoro. Le vittime, da lei definite "dissidenti", sarebbero state prese di mira per aver espresso critiche o posizioni contrarie alla gestione dell'istituto da parte della preside.

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