Rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente
11 LUG - CATANZARO - La Calabria si conferma una delle regioni italiane con il maggior numero di crimini ambientali, secondo il rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente. Nel 2023 la regione ha registrato 2.912 reati ambientali, con 15 arresti, 2.758 denunce e 669 sequestri. Questi dati collocano la Calabria al quarto posto a livello nazionale per crimini ambientali.
Classifica Provinciale
A livello provinciale, quattro delle cinque province calabresi figurano tra le prime venti posizioni nella classifica nazionale:
Cosenza : 8° posto con 697 reati
Crotone : 16° posto con 515 reati
Reggio Calabria : 17° posto con 513 reati
Vibo Valentia : 18° posto con 507 reati
Catanzaro , con 315 reati, non rientra nei primi venti.
Ciclo Illegale del Cemento e dei Rifiuti
Nel ciclo illegale del cemento, la Calabria è quarta con 1.046 reati, suddivisi tra le province come segue:
Cosenza : 266 reati
Reggio Calabria : 182 reati
Vibo Valentia : 143 reati
Catanzaro : 110 reati
Crotone : 84 reati
Per quanto riguarda il ciclo illegale dei rifiuti, la regione si posiziona al terzo posto con 828 reati:
Vibo Valentia : 201 reati
Crotone : 177 reati
Reggio Calabria : 138 reati
Catanzaro : 119 reati
Cosenza : 92 reati
Reati contro gli Animali e Arte Rubata
La Calabria è al sesto posto a livello nazionale per i reati commessi contro gli animali, con 424 reati:
Reggio Calabria : 137 reati
Crotone : 124 reati
Cosenza : 78 reati
Vibo Valentia : 65 reati
Catanzaro : 20 reati
Nella classificazione dell'arte rubata, la Calabria è al quinto posto con sei furti.
Demolizioni e applicazione della legge sugli ecoreati
Le demolizioni di edifici illegali sono poco pratiche, ma significative. Nel dicembre 2023 è stato abbattuto Palazzo Mangeruca, l'ecomostro di Torre Melissa, e Stalettì è stata demolita una villetta costruita illegalmente sul demanio marittimo.
"L'aumento dei crimini ambientali in Calabria è preoccupante", afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. "La regione sale dal quinto al quarto posto nella classifica generale delle illegalità ambientali, con quattro delle cinque province tra i primi venti."
Legge 68 del 2015
Nel 2023, l'applicazione della legge 68 del 2015 sugli ecoreati ha superato la quota 600, anche se con un calo lieve rispetto all'anno precedente. I controlli sono diminuiti da 1.559 a 1.405. Il delitto di inquinamento ambientale è stato il più contestato nel 2023, con 111 casi, 210 denunce e 21 arresti.