Episodi di violenza hanno coinvolto medici e infermieri
14 SET - VIBO VALENTIA – Per contrastare e prevenire il crescente fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, l’esercito sarà impiegato nella sorveglianza dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. La decisione è stata presa dal prefetto Paolo Giovanni Grieco, nell’ambito di un piano di rimodulazione dei servizi di vigilanza già attivi su obiettivi sensibili del territorio, grazie all’operazione "Strade sicure".
Negli ultimi mesi, diversi episodi di violenza hanno coinvolto medici e infermieri aggrediti da pazienti o familiari, rendendo necessario un intervento più incisivo. Il prefetto ha quindi disposto il potenziamento della vigilanza, spostando alcune unità dell’esercito presso il nosocomio vibonese. I militari opereranno in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, come Carabinieri e Polizia, per garantire un’azione coordinata.
Anche l’Azienda Sanitaria Provinciale aveva già rafforzato la sicurezza al pronto soccorso dell’ospedale. Il servizio di vigilanza dell’esercito sarà dinamico e deterrente, con passaggi frequenti delle pattuglie sia davanti all’ospedale, dove è già presente un posto fisso della Polizia di Stato, sia nelle aree circostanti. Oltre alla zona ospedaliera, la sorveglianza si estenderà anche alla marina della città, alle stazioni ferroviarie di Vibo Marina e Vibo Pizzo, e alla zona di Portosalvo, che ospita un hub per migranti situato vicino a una scuola temporanea.
Il servizio di vigilanza dell’esercito è già operativo, ma entrerà a pieno regime con turnazioni a partire da lunedì, sempre in coordinamento con le altre forze dell’ordine.