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Profumeria sotto accusa per kit cocaina: il legale della titolare risponde alle polemiche

Profumeria sotto accusa per kit cocaina: il legale della titolare risponde alle polemiche
L'allestimento era pensato per pubblicizzare un prodotto di nicchia

26 AGO - CATANZARO - In risposta alle polemiche sollevate dalla controversa esposizione di un finto kit per sniffare cocaina nella vetrina di una profumeria a Soverato, l'avvocato Salvatore Staiano, su mandato della titolare Anna Scaturchio, ha diffuso una nota chiarificatrice.

“La vicenda è stata definita come il ‘Kit (inesistente) della cocaina’ e, purtroppo, è stata interpretata in maniera distorta”, afferma l'avvocato Staiano. “Le immagini diffuse rappresentano una maldestra estrapolazione di un frammento della vetrina, causando un'ondata di critiche inaccettabili”.

Secondo il legale, l'allestimento era pensato per pubblicizzare un prodotto di nicchia venduto dalla profumeria. Anna Scaturchio aveva intenzionalmente delimitato l'area con nastro adesivo giallo, ricreando una scena del crimine, con l'intento di trasmettere un messaggio chiaro: “Non drogatevi, ma lasciatevi inebriare dai miei profumi”.

Quando la titolare è venuta a conoscenza delle critiche mosse dal Centro Calabrese di Solidarietà e dal comitato Unicef Calabria, ha deciso di rimuovere l'allestimento. “Pur comprendendo le ragioni di tali istituzioni e rispettandole, la signora Scaturchio ha tempestivamente rimosso l'esposizione, nonostante fosse convinta dell'assenza di ambiguità nel messaggio originario”, ha concluso l'avvocato Staiano.

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