Si è scatenata un'ondata di polemiche e indignazione
26 AGO - CATANZARO - Un kit per sniffare cocaina, esposto nella vetrina di una profumeria in una rinomata località balneare del Catanzarese, ha scatenato un'ondata di polemiche e indignazione. La controversia è stata sollevata da Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà Ets, un ente no profit impegnato nel contrasto alle tossicodipendenze, e da Giuseppe Raiola, presidente dell'Unicef provinciale e primario di pediatria a Catanzaro.
“La storia della pubblicità, anche in Italia, è segnata da campagne provocatorie, ma quanto esposto in questa vetrina va oltre ogni limite di decoro e liceità”, hanno dichiarato Mantelli e Raiola, commentando l’esposizione che includeva una banconota da cento euro arrotolata, simbolo inequivocabile del consumo di cocaina. “Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un messaggio così pericoloso, che rischia di normalizzare l'uso della droga”, hanno aggiunto, sottolineando l'urgenza di una reazione collettiva contro simili provocazioni.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del sindacato Fsp Polizia di Stato, ha definito “inaccettabile” la scelta del negozio, affermando che non esiste alcuna giustificazione di marketing per un tale allestimento. Anche Domenico Galeone, segretario provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri, ha espresso la sua indignazione, dichiarando: “Non possiamo restare fermi mentre si delegittima il lavoro delle forze dell'ordine e si inneggia a uno dei crimini più gravi del nostro tempo: il consumo e lo spaccio di stupefacenti”.
L’episodio ha acceso un dibattito acceso nella comunità, con richieste di intervento immediato per contrastare l’uso di messaggi commerciali che promuovono la droga.