Monitoraggio continuo e informazioni costanti
19 LUG - PALMI (RC) – I monitoraggi effettuati dall'Arpacal in seguito all'incendio avvenuto il 13 luglio scorso presso l'impianto di smaltimento dei rifiuti ex Radi, ora gestito dalla società Poly2Oil, non hanno rilevato un significativo aumento delle sostanze nocive. Di conseguenza, i tecnici dell'Arpacal hanno escluso, allo stato attuale, possibili rischi per la popolazione.
Questa conclusione è emersa durante una riunione convocata dalla prefetta di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, per discutere le conseguenze dell'incendio, che ha generato una densa coltre di fumo nero. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti del Commissariato di Polizia di Palmi, dei Carabinieri, del Nucleo operativo ecologico, del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, dei Vigili del fuoco, della Città Metropolitana, dell'Asp, dell'Arpacal, dei Comuni di Palmi, Gioia Tauro e Taurianova, nonché della Curatela Fallimentare della Ra.Di. e della Società Poly2Oil.
La prefetta Vaccaro ha sottolineato l'importanza di mantenere la popolazione informata sull'evoluzione della situazione. I rappresentanti dell'Arpacal hanno riferito che è in corso un monitoraggio continuo della qualità dell'aria attraverso campionati posizionati a Palmi, Gioia Tauro, Rosarno, Polistena e Laureana di Borrello. Inoltre, è stato commissionato uno studio sulla direzione dei venti per individuare i punti di ricaduta dei fumi e prelevare campioni di suolo per analisi mirate.
Anche l'Asp non ha rilevato criticità particolari, ma ha raccomandato di lavare accuratamente frutta e ortaggi raccolti nelle zone interessate prima del consumo.
Il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, ha comunicato che l'Arpacal ha installato una seconda centralina per la misurazione della qualità dell'aria presso il Municipio, in aggiunta a quella già attivata nella frazione di San Martino. Questa attività di monitoraggio intensivo è il risultato del dialogo costante tra l'amministrazione comunale di Taurianova, la Prefettura e l'organismo di controllo, mirato a gestire con trasparenza le preoccupazioni dei cittadini.
«Nel vertice in Prefettura – spiega Biasi – abbiamo appreso che, con l'affievolirsi dell'emissione di fumi dall'area dell'incendio e la presenza di pochi focolai residui, il sistema di controllo è ora focalizzato sull'analisi della composizione interna delle polveri per determinare il loro grado di nocività. Le due centraline installate nel nostro territorio, baricentriche per l'intero comprensorio della Piana, sono essenziali per creare un modello utile per tutti i Comuni».
«Ringrazio l'Arpacal per la risposta alle nostre richieste», conclude Biasi, «che ci permette di definire una mappatura del rischio aereo in tutta la Piana. Questo monitoraggio continuerà anche sugli effetti della ricaduta delle polveri sul terreno».