Errigo ha evidenziato l'urgenza di rimuovere i rifiuti dalla discarica ex Pertusola
05 AGO - CROTONE - Il commissario straordinario per gli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sito contaminato di interesse nazionale di Crotone - Cassano - Cerchiara di Calabria, Emilio Errigo, ha espresso apprezzamento per il decreto del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, ritenendolo una soluzione equilibrata e ragionevole per avviare la bonifica del progetto stralcio e lasciare all'ente competente la decisione finale sullo smaltimento dei rifiuti fuori regione.
Errigo ha sottolineato che il decreto è stato adottato dopo una conferenza decisoria con tutti gli enti interessati e ha richiesto un supplemento di istruttoria per verificare la disponibilità di impianti idonei a ricevere i rifiuti pericolosi, anche all'estero. Tuttavia, gli accertamenti sul territorio nazionale hanno avuto esito negativo, rendendo necessario un tentativo all'estero, pur tenendo conto dei limiti normativi vigenti.
Secondo Errigo, i ricorsi menzionati sui giornali sono spesso guidati da motivazioni politiche e opportunistiche, piuttosto che da ragioni legali, e sono lontani da una corretta gestione della cosa pubblica. Pur non volendo entrare nelle polemiche tra enti di governo centrale, locale e regionale, Errigo ha evidenziato l'urgenza di rimuovere i rifiuti dalla discarica ex Pertusola, che da decenni giacciono sulla spiaggia e nel porto di Crotone. Ha inoltre avvertito che, tra ricorsi al Tar e conferenze di servizi, l'impianto di Crotone potrebbe essere saturato da rifiuti speciali provenienti da altre regioni, mentre quelli dell'area ex Pertusola rimarrebbero sul posto.
Errigo ha ribadito il suo impegno a perseguire l'obiettivo assegnato, adottando gli atti di competenza e, se necessario, esercitando i poteri sostitutivi di tutti gli organi e enti coinvolti. Ha concluso criticando la possibilità offerta al mercato dei rifiuti speciali di conferire presso l'impianto di Crotone, mentre non si permette a chi è obbligato per legge di mettere in sicurezza ambientale i residui pericolosi storici della ex Pertusola.
