Operazione di recupero coordinata dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza: 253 reperti restituiti al Museo Archeologico Nazionale.
08 MAG -COSENZA - Il recupero e la restituzione di reperti archeologici e paleontologici rappresentano un importante passo nella tutela del patrimonio culturale e storico. In questo caso, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno svolto un ruolo cruciale nel recupero di 253 reperti, tra cui monete, contenitori vinari, lucerne e persino un dente di mastodonte.
L'origine di questa operazione risale al 2013, quando un controllo doganale all'aeroporto di Reggio Calabria ha portato al sequestro di 648 monete e 37 reperti di interesse storico. Successivi approfondimenti investigativi hanno portato al recupero di reperti autentici, alcuni dei quali risalenti al periodo preclassico antico e postclassico, provenienti dalle culture dell'America Centrale e della Magna Grecia.
La collaborazione tra le autorità italiane e messicane ha portato alla restituzione di nove beni archeologici al Messico, mentre i restanti 253 reperti sono stati confiscati e restituiti all'Italia, tramite la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Reggio Calabria.
Oltre alle monete e ai reperti archeologici, tra i beni destinati al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria ci sono anche due contenitori vinari, una lucerna fittile, un frammento di vaso e persino un dente di mastodonte. Questi reperti offrono una preziosa testimonianza delle antiche civiltà e culture che hanno popolato queste terre nel corso dei millenni. La conservazione e l'esposizione di tali reperti nei musei contribuiscono alla conoscenza e alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale.