Il Napoli pubblica sui social frasi precedenti al caso Acerbi
20 MAR - NAPOLI - Il difensore del Napoli, Juan Jesus, ha espresso ferma condanna verso il persistente problema del razzismo nel calcio, sottolineando che nonostante i presunti progressi, le leggi contro questo fenomeno non vengono rispettate.
In un video pubblicato sui social dal club azzurro, Juan Jesus ha dichiarato: "Il razzismo purtroppo è una situazione che viviamo da tanto tempo. C'è gente che dice che stiamo migliorando, ma le leggi non vengono rispettate. Noi siamo tutti uguali, bianchi, neri, gialli. Siamo fatti da Dio, per come credo io, abbiamo lo stesso compito, vivere su questa terra, non abbiamo differenze. Negli stadi ancora c'è razzismo purtroppo."
Il video mostra una conversazione tra Juan Jesus e un giovane giocatore delle giovanili del Napoli, Mohamed Seick Mane, avvenuta il 15 marzo, prima della partita contro l'Inter, durante la quale il difensore del Napoli ha denunciato insulti razzisti subiti dall'interista Acerbi.
Juan Jesus ha poi continuato a incoraggiare i giovani a essere forti mentalmente e a denunciare qualsiasi atto di razzismo: "Dobbiamo ancora crescere, ci sono persone che non hanno ancora consapevolezza che questa cosa può ferire. Abbiamo cuore, anima, cervello. Spero vengano fatte leggi più forti. Bisogna essere comunque forti. Chi fa atti di razzismo ha un cervello piccolo. Dentro di me so di essere perfetto come Dio mi ha fatto, sono qui per il mio sogno di calciatore, bisogna essere consapevoli di se stessi e bisogna sempre dire se uno ha subito un atto di razzismo. La gente non può dirti quello che vuole."
Il messaggio di Juan Jesus riflette l'importanza di combattere il razzismo nel calcio e nella società in generale, promuovendo la solidarietà e il rispetto reciproco tra tutte le persone, indipendentemente dal colore della pelle o dall'origine etnica.