Il patron sulle voci di esonero del francese, "si vedrà"
10 OTT – NAPOLI - Con lui sto vivendo un momento no.
Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa.
Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle.
Devi fare sempre una pausa riflessiva.
Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile.
Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà". Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, partecipando ad una tavola rotonda organizzata dalla Luiss, torna sulle voci di esonero di Rudi Garcia dopo la sconfitta contro la Fiorentina al Maradona.
"Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro.
Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla - aggiunge - non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere lo scudetto. Io credo che anche quest'anno fino alla fine ce la giocheremo. L'unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l'allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno".
De Laurentiis ammette che dopo l'addio di Luciano Spalletti valutò numerosi allenatori: "Ho sentito Thiago Motta, ma non ha voluto prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi".