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Sport

Chiesti altri tre arresti dopo gli incidenti del derby Cosenza-Catanzaro

Chiesti altri tre arresti dopo gli incidenti del derby Cosenza-Catanzaro
In udienza i tifosi già fermati non rispondono al Gip

09 MAR - CATANZARO - Dopo gli scontri avvenuti dopo il derby di calcio di serie B tra Cosenza e Catanzaro, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha richiesto al Gip l'emissione di altre tre misure cautelari nell'ambito delle indagini.

Questo porta il totale dei tifosi del Catanzaro coinvolti nell'inchiesta a 11, includendo gli otto già arrestati e i tre per i quali è stata chiesta la misura cautelare in questa fase successiva.

La richiesta è stata avanzata dal sostituto procuratore Domenico Assumma durante l'udienza di convalida davanti al Gip Sara Mazzotta. Si è appreso che i tre tifosi per i quali è stata chiesta l'arresto erano già destinatari di misura cautelare, ma al momento dell'esecuzione non sono stati trovati dalla Polizia.

Sette dei tifosi del Catanzaro già agli arresti domiciliari hanno scelto di non rispondere durante l'udienza davanti al Gip. Si tratta di Chris Squillacioti, Tommaso Trapasso, Danilo Barbagallo, Domenico Rotundo, Emanuel Rosario Giampà, Cristian Marco Lombardo e Antonio Trapasso. L'unico a rispondere è stato Gianluca Bianco, difeso dall'avvocato Giovanni Merante, che ha negato ogni accusa.

I legali dei tifosi si sono opposti alla convalida della misura cautelare, sostenendo l'inefficacia dell'arresto in quanto nessuno degli indagati avrebbe ricevuto notifica del verbale di arresto.

Gli episodi di resistenza aggravata e danneggiamento contestati agli indagati sono tre. Il primo sarebbe avvenuto all'entrata dello stadio "San Vito-Marulla", dove è stato danneggiato un cancello. Altri disordini sono avvenuti nei parcheggi del settore 8 dello stadio subito dopo la partita. L'ultimo episodio contestato agli arrestati è avvenuto davanti al McDonald's a Quattromiglia di Rende, poco distante dall'uscita dell'autostrada.

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