Leader 5stelle: permangono le ragioni per sostenere Laforgia
05 APR - BARI - Un nuovo scandalo giudiziario, relativo a un'inchiesta per voto di scambio, ha colpito il voto per le elezioni comunali di Bari, portando divisione nel centrosinistra proprio mentre si avvicinava il momento delle primarie per scegliere il candidato sindaco unitario.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in città per sostenere il candidato Michele Laforgia, ha annunciato che "non ci sono più le condizioni per svolgere le primarie seriamente", confermando il sostegno al proprio candidato. Questa decisione ha suscitato critiche dal Partito Democratico, che lo ha definito "incomprensibile", sottolineando il rispetto per la città di Bari e gli elettori di centrosinistra.
L'inchiesta giudiziaria ha portato a otto arresti, coinvolgendo anche l'assessora regionale del Pd, Anita Maurodinoia, soprannominata 'lady preferenze', accusata di voto di scambio e dimessasi dall'incarico e dal partito. Tra gli arrestati ci sono anche il marito di Maurodinoia, Sandro Cataldo, e il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. Le accuse riguardano la compravendita di voti per le elezioni comunali e regionali.
Il clima politico è teso, con polemiche in corso e arresti in atto, mentre la commissione di accesso inviata dal Viminale a Bari sta valutando eventuali infiltrazioni mafiose nell'amministrazione comunale. La commissione parlamentare antimafia ascolterà il governatore pugliese, Michele Emiliano, e il sindaco Antonio Decaro.
Nel frattempo, mentre il centrosinistra è in fiamme e il centrodestra non ha ancora un candidato sindaco, la premier Meloni interviene sul caso Bari, ribadendo che le amministrazioni di sinistra non dovrebbero essere trattate diversamente dalle altre in merito allo scioglimento dei Comuni.
La situazione rimane incerta mentre la campagna elettorale prosegue, con molte domande ancora senza risposta.