Indagine condotta dai Carabinieri di Bagnara Calabra
31 LUG - BAGNARA CALABRA (RC) - Una truffa da 80mila euro è stata scoperta a Bagnara Calabra, dove due persone sono state arrestate con l'accusa di falsificare documenti per richiedere il reddito di cittadinanza per conto di terzi, incassando poi il sussidio attraverso carte Postepay.
Gli indagati, che ora si trovano agli arresti domiciliari, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Le accuse contestate includono truffa aggravata ai danni dello Stato, percezione indebita del reddito di cittadinanza, sostituzione di persona, ricettazione ed estorsione.
L'indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Bagnara, ha rivelato che i due sospettati avrebbero raggirato diversi concittadini e l'ufficio dell'Inps di Reggio Calabria, per un totale di circa 80mila euro. Gli arrestati si facevano consegnare i documenti di identificazione e i dati necessari dalle vittime, promettendo loro l'ottenimento del reddito di cittadinanza. Successivamente, compilavano e trasmettevano la modulistica necessaria all'Inps. Una volta ottenuto il beneficio, si facevano consegnare le carte del reddito di cittadinanza dai legittimi beneficiari e le utilizzavano per acquisti personali in vari esercizi commerciali di Bagnara Calabra, lasciando le vittime senza alcun sussidio.
Una delle vittime, dopo aver scoperto la truffa, sarebbe stata minacciata pesantemente per impedirle di sporgere denuncia. Inoltre, uno dei due indagati avrebbe percepito indebitamente il reddito di cittadinanza dal maggio 2019 al maggio 2022, omettendo di dichiarare una condanna per reati legati alla droga.