L'arsenale, nascosto in barili, conteneva anche componenti per ordigni esplosivi. Indagini della Dda in corso
28 GEN - REGGIO CALABRIA – I carabinieri della Stazione di Catona, durante una perquisizione in un immobile del quartiere Arghillà, hanno scoperto un ingente arsenale nascosto dietro un muro all'ultimo piano di un edificio.
Il ritrovamento ha portato al sequestro di armi da guerra, tra cui fucili e pistole di varia tipologia e calibro, panetti di tritolo con detonatori già innescati e un’ampia quantità di munizioni. Le armi e gli esplosivi, contenuti in quattro grandi barili, sarebbero stati nella disponibilità della ‘ndrangheta.
Inoltre, i militari hanno individuato numerose componenti elettroniche utilizzabili per la fabbricazione di ordigni esplosivi telecomandati o a tempo, segno di un possibile utilizzo imminente.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri antisabotaggio del Comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno messo in sicurezza l’intera area.
La Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Lombardo, ha avviato un’indagine sul ritrovamento, incrociando gli elementi emersi con altre inchieste già in corso sulle cosche di ‘ndrangheta attive nella zona. Il sequestro, in particolare, si arricchisce di significato alla luce dei detonatori già pronti all’uso, che fanno sospettare un’imminente attività criminale.
