Erano a bordo di barche a vela soccorse in mare aperto
03 OTT – ROCCELLA IONICA - E' ormai un flusso continuo di migranti quello che si registra al porto di Roccella Ionica, nella Locride.
Dopo l''arrivo", ieri sera, di 62 profughi iracheni e iraniani, sono due gli sbarchi che si sono succeduti in giornata, nel giro di meno di due ore.
In tutto, a seguito delle due distinte operazioni di salvataggio compiute dalla Guardia costiera, sono stati 128 i migranti approdati. Tra i profughi, di nazionalità curda e irachena, una ventina di donne, una trentina di bambini e diversi minori non accompagnati. Diversi anche i nuclei familiari al completo (marito, moglie e figli).
I primi 71 migranti, che si trovavano a bordo di una barca a vela alla deriva, sono stati localizzati a Capo Spartivento a circa 7 miglia dalla costa della Locride. Gli altri 57, invece, sono stati rintracciati al largo della costa della Calabria, a circa 95 miglia di distanza. Pure questi ultimi migranti si trovavano a bordo di una piccola barca a vela.
Le due imbarcazioni, stando a quanto emerso dalle prime indagini condotte dalle forze dell'ordine, sarebbero partite, quasi in contemporanea, da un porto della Turchia venerdì scorso. Dopo il trasferimento nelle motovedette della Guardia Costiera, in entrambe le operazioni di soccorso, i migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati condotti a Roccella Jonica e in seguito, dopo i primi controlli anche sanitari, sistemati temporaneamente nella tensostruttura portuale gestita da alcune associazioni di volontariato. In questi soli primi dieci mesi del 2023, nel porto di Roccella Ionica, si sono verificati 47 sbarchi per un totale di oltre quattromilacinquecento persone accolte di varie nazionalità.