La sperimentazione biennale per vendere il prodotto all'Eni
20 LUG - POTENZA - Un progetto sperimentale - di durata biennale - per la produzione di semi, da trasformare successivamente in bio-olio, è stato attivato in Basilicata, nei terreni dell'Alsia, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, di Pantanello di Metaponto di Bernalda (Matera): è questo il primo passo dell'accordo tra l'ente, la Regione Basilicata e l'Eni, finalizzato alla produzione, in filiera, della sostanza fondamentale per la compagnia petrolifera per produrre biocarburante.
Durante la presentazione ai giornalisti, stamani a Potenza, l'assessore regionale all'agricoltura, Alessandro Galella, e il direttore dell'agenzia, Aniello Crescenzi, hanno detto che "il costo di 500 mila euro sarà a totale carico delle risorse derivanti dalla estrazione petrolifera".
Sono sei le specie che l'Alsia pianterà su terreni non coltivati o dopo il primo raccolto - successivamente anche nei terreni di Gaudiano di Lavello e di Pignola, in provincia di Potenza - per effettuare la sperimentazione che, in caso di esito positivo, porterà alla creazione di uno stabilimento per la produzione di bio-olio dal quale la compagnia petrolifera acquisterà il prodotto.
Da girasole, cartano, ricino, calza, camelina saranno prodotte 26 varietà che consentiranno ad Alsia di "verificare realmente la fattibilità del progetto e di dare un input di miglioramento al reddito degli agricoltori che saranno coinvolti", ha spiegato Crescenzi. "La coltivazione di questi semi non andrà a togliere spazio a produzioni già esistenti. Stiamo servendo un utile ai nostri agricoltori per incentivarli a tornare a coltivare. Ma il passaggio fondamentale - ha concluso Galella - è che va creata una filiera".