Il 30 per cento della Regione è in 'desertificazione bancaria'
14 FEB – POTENZA - Sono oggi ben 77 mila le persone (undicimila in più negli ultimi 12 mesi), che risiedono in Comuni lucani che non registrano la presenza di alcuna banca, mentre sono salite a 105 mila le persone che risiedono in Comuni con un solo sportello e pertanto a rischio di desertificazione": sono i dati che emergono dall'ultima rilevazione, che risale a dicembre 2023, dell'Osservatorio nazionale della First-Cisl.
"Anche il tessuto produttivo regionale - è scritto in una nota - vede aumentare a 4.200 il numero delle imprese lucane (535 in più negli ultimi 12 mesi) che hanno sede in Comuni che non vedono la presenza di alcuna banca, mentre sono salite a 7.000 le imprese lucane che hanno sede in comuni con un solo sportello bancario.
Sempre agli ultimi posti risulta la Basilicata nella speciale classifica per l'utilizzo da parte della popolazione lucana dell'internet Banking, facendo registrare un lieve miglioramento dal 32 al 36 per cento, contro una media nazionale del 52 per cento.
In sintesi, il 47 per cento dei comuni della Basilicata non ha sportelli bancari sul suo territorio; quattro municipi sono stati abbandonati negli ultimi 12 mesi. Il fenomeno della desertificazione potrebbe ulteriormente aggravarsi, raggiungendo rapidamente i tre quarti dei municipi lucani: i comuni con un solo sportello sono infatti il 27 per cento del totale.
Analizzando la superficie regionale per presenza di sportelli, viene fuori che il 30 per cento del territorio della Basilicata è stato colpito dalla desertificazione bancaria".
Il segretario della First-Cisl di Basilicata, Arnaldo Villamaina, citando il segretario generale, Riccardo Colombani, ha parlato di "allarme sociale, perché nel 2024 è previsto un ulteriore peggioramento del fenomeno; i dati indicano che le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi e non dalla diffusione del digitale". Villamaina ha ribadito la necessità di istituire un osservatorio regionale sull'attività bancaria.