Si è tenuta domenica 2 luglio c.a. vicino a Cosenza la cerimonia del rituale del “Solstizio d’Estate” della Gran Loggia d’Italia
Si è tenuta domenica 2 luglio c.a. vicino a Cosenza la cerimonia del rituale del “Solstizio d’Estate” della Gran Loggia d’Italia, uno dei quattro momenti importanti dei cicli naturali della massoneria insieme al solstizio d’inverno e all’equinozio di primavera e autunno.
L’evento è stato un grande successo. Infatti la massiccia presenza di oltre 300 Fratelli e Sorelle provenienti da tutta la Regione Massonica Calabrese ha reso la manifestazione grandiosa.
La Gran Loggia d’Italia ha chiuso il ciclo dei solstizi in Calabria perchè la Calabria e una delle regioni più importanti in termini di appartenenti e in termini di sensibilità e capacità iniziatica.
La grande maestria di Luciano Romoli Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli ALAM, ha intrattenuto la folla spiegando il motivo dell’incontro e la valenza altamente simbolica della manifestazione affermando che la fraternità è lo strumento che può rifondare la geopolitica e riaffermare il valore della comunione e il bene supremo della pace. Ha sottolineato l’importanza del rituale del “Solstizio d’Estate” e di come seguire l’antico procedimento per dare un senso ai fenomeni naturali studiati nella loro complessità e nella loro conseguenzialità.
Sempre il Gran Maestro Romoli ha precisato l’importanza del suo mandato per l’interesse di alcuni aspetti della vita sociale, dei diritti, dei doveri, della sanità e dell’ambiente, grandi temi che in questo momento interessano l’umanità intera.
Continua spiegando come l’attività di lavori della Loggia è legata essenzialmente alle persone, perché le persone fanno parte della società e quindi nella complessa società in cui viviamo occorre rimettere al centro l’Uomo con i sui bisogni e le sue aspirazioni per ricercare nella Massoneria, nei Templi, lo strumento principe per cercare le giuste risposte soprattutto attraverso il lavoro che fanno su se stessi.
La Gran Loggia d’Italia ormai da diversi secoli al servizio dell’uomo e dell’umanità è presenza incisiva nella società. Luciano Romoli ricorda come fratelli e sorelle in passato ci si occupava della difesa della libertà fisica, poi della libertà di pensiero, più tardi della libertà di voto, oggi ci sono le nuove frontiere da affrontare e nuove sfide che riguardano i nostri tempi e che proiettano l’istituzione massonica fuori dal tempio per affrontare con spirito laico, ma nel contempo con forte senso di spiritualità e tensione metafisica, i drammi della storia, rimanendo sempre dalla parte dei diritti naturali e universali dell’individuo e i valori massonici debbono essere attualizzati sempre secondo le realtà che si stanno vivendo.