A febbraio in scena lo spettacolo 'Confessioni di un malandrino'
23 OTT – CATANZARO - Angelo Branduardi, artista poliedrico tra i più importanti e rappresentativi della musica italiana e internazionale, inaugurerà in febbraio a Taverna le iniziative del progetto "Viseum: conoscere, valorizzare e comunicare il patrimonio artistico nella patria di Mattia Preti" promosso dal Comune della città natale del Cavalier calabrese.
"Il progetto, creato grazie al finanziamento Pac Eventi di promozione culturale 2022 della Regione Calabria e grazie a un importante contributo di Poste Italiane - è detto in una nota - mira alla promozione e valorizzazione a tutto tondo del patrimonio artistico di Taverna, la cui storia sociale, politica e culturale percorre un lasso temporale di oltre cinque secoli.
S'intitola "Confessioni di un malandrino" il concerto del musicista lombardo che propone una versione inedita e ricca dei brani più celebri in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin.
L'esibizione, basandosi sul violino e la chitarra di Angelo Branduardi e sulla "piccola orchestra" di Fabio Valdemarin, spazierà dai brani del periodo classico e più arcaico alla raccolta "Futuro antico", passando attraverso le composizioni più rare e ricercate fino alle musiche più celebri e amate della sua lunga carriera.
"Siamo onorati di ospitare il concerto del maestro Branduardi - ha affermato il sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino annunciando l'evento - la sua musica ha saputo spaziare nel corso del tempo dalle sonorità medievali alle suggestioni barocche e rinascimentali, fino alle sperimentazioni contemporanee.
È un piacere dunque inserire il concerto nell'ambito delle iniziative del progetto Viseum, che mira proprio alla valorizzazione del patrimonio di Taverna attraverso cinque secoli di storia, per un evento che unisce musica, arte e cultura tutta." L'evento, curato dal Comune presilano con la consulenza artistica di Elena Dardano, si svolgerà nel febbraio 2024 nella cornice della Chiesa monumentale di San Domenico, pinacoteca naturale che ospita da secoli alcune delle tele di Mattia Preti presenti nella città natale dell'artista.