Tesori tra il IV e I secolo a.C. tornano al Museo di Cirò Marina
21 GEN - CROTONE - La Soprintendenza archeologica per le province di Crotone e Catanzaro ha ricevuto 42 reperti archeologici sequestrati nel corso dell’operazione "Achei" del 2019, condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza.
I reperti, risalenti a un periodo compreso tra il IV e il I secolo a.C., includono oggetti di uso comune appartenenti a diverse epoche storiche: protostorica, greca e medievale. Tra i pezzi vi sono ceramiche, anelli, una punta di lancia, fibule e attrezzi in bronzo, oltre a copie d’epoca del XIX e XX secolo, testimonianza del commercio di falsi tra musei e collezionisti.
La restituzione, avvenuta presso il Museo Civico Archeologico di Cirò Marina, è stata accompagnata dall’avvio dei lavori di restauro per i reperti riconsegnati e per altri 200 pezzi recuperati dai territori di Cirò, Strongoli e Tiriolo. I laboratori di restauro includeranno attività didattiche per le scuole, coinvolgendo le comunità locali.
Durante la cerimonia, il comandante del Nucleo TPC di Cosenza, Capitano Giacomo Geloso, ha sottolineato l’importanza del recupero come strumento per promuovere la legalità e valorizzare il patrimonio culturale. Il tenente colonnello Diego Polio, a capo del gruppo TPC di Roma, ha evidenziato il valore del ritorno di questi tesori al territorio di appartenenza.
La soprintendente Stefania Argenti ha dichiarato:
"Inizia oggi un’indagine storica per ricollocare questi reperti nella storia del territorio, un’operazione necessaria per restituire identità alle comunità locali."
Anche il sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari, ha parlato di "giornata storica", mentre il prefetto di Crotone, Franca Ferraro, ha esortato gli studenti presenti a interessarsi al patrimonio culturale del loro territorio.